L’analisi curata da ERVET fa il punto sui flussi commerciali con l’estero realizzati dal sistema regionale nel corso del 2017.
Nel 2017 l’Emilia-Romagna ha esportato 59.881 milioni di euro di beni e servizi, in crescita del 6,7% rispetto al 2016 (+3,7 miliardi di euro), in linea alla media del Nord Est (+6,6%), ma al di sotto della media nazionale (+7,4%), trainata in particolare dalla performance del Nord Ovest (+7,6%). Si segnala un’accelerazione della crescita dell’export regionale nell’ultimo trimestre dell’anno (ottobre-dicembre 2017), con un incremento del 9,2% sullo stesso periodo del 2016.
L’incremento annuale dell’export in valore (+6,7%) si accompagna ad un aumento dei volumi pari al +3,1% sul 2016, confermando il trend strutturale di incremento del valore unitario (e dunque del posizionamento di mercato) dei beni e servizi esportati dal sistema produttivo dell’Emilia-Romagna.
Tra le regioni che forniscono un contributo positivo alla crescita delle esportazioni nazionali rispetto al 2016, l’Emilia-Romagna (+6,7%) si colloca alle spalle della Lombardia (+7,5%), del Piemonte (+7,7%) ma davanti al Veneto (+5,1%).
Crescono le vendite sia verso i Paesi dell’UE 28 (+7,6%) che verso i paesi extra UE (+5,4%). Il mercato dell’Unione Europea si conferma la prima area di sbocco, concentrando oltre il 57% dell’export regionale complessivo. Sono due paesi membri dell’UE, Francia e Germania, i principali partner commerciali della regione, rispettivamente con il 12,5% e l’11% dell’export regionale. Fuori dall’Europa, invece, gli Stati Uniti rappresentano il terzo partner, con una quota del 9,7% dell’export totale regionale.
Le esportazioni Manifatturiere, che rappresentano il 97,7% dell’export totale, crescono su base annua di oltre 3,7 miliardi di Euro (+6,8%). Il settore primario (che vale il 1,6% dell’export totale, circa 1 miliardo di euro), cresce invece del 2,4%. Si segnala la contrazione (-21,4%, pari a -56,5 milioni di euro) del settore dei Prodotti delle attività dei servizi di informazione e comunicazione (che vale lo 0,3% del totale regionale).
Il confronto dell’ammontare di export tra le regioni italiane, risulta inevitabilmente condizionato dalle diverse dimensioni dei rispettivi apparati produttivi in campo. Volendo avere un’indicazione più puntuale sulla capacità dei diversi sistemi manifatturieri di proiettarsi sui mercati esteri in termini commerciali, è interessante calcolare la quota pro-capite di export nell’industria in senso stretto per lavoratore occupato nello stesso ambito. Relativamente al 2017 l’Emilia-Romagna evidenzia un valore di 116,3 mila euro per occupato, la Lombardia di circa 105,2 mila euro, il Veneto di circa 100,4 mila euro, mentre la media italiana è pari a circa 94,8 mila euro.
Per approfondire
Nota di sintesi ‘Il commercio estero dell’Emilia Romagna nel 2017’ (Marzo 2018)