Con quali modelli e criteri si può impostare la qualificazione o la rigenerazione in chiave “smart” delle aree industriali collocante entro o ai confini degli ambiti urbani, sostenendo attraverso appositi servizi l’innovazione e la competitività delle piccole e medie imprese e delle altre attività insediate.
Questo è il tema generale del progetto Go SIV sulla cui base ERVET ha organizzato nei giorni 5 e 6 aprile scorsi il secondo International Peer Learning Workshop, ovvero il secondo evento tra i tre previsti di condivisione e di discussione tra i partner, con la partecipazione attiva di soggetti locali tra cui associazioni imprenditoriali, imprese, centri di ricerca, agenzie e università.
“Go SIV – Smart Industrial Village” è un piccolo progetto della durata di 12 mesi finanziato nell’ambito di uno specifico topic del programma europeo Horizon 2020 che vede lavorare insieme ad ERVET altri due partner (ovvero ARRSA, agenzia per lo sviluppo della bassa Silesia in Polonia e ADRAL, agenzia per lo sviluppo della Regione Alentejo in Portogallo) e molti altri soggetti regionali e locali italiani, polacchi e portoghesi. L’obiettivo è condividere conoscenze, esperienze e buone pratiche, sviluppare casi studio regionali e produrre un modello comune per la riqualificazione delle aree industriali “urbane”, quello appunto degli “Smart Industrial Village”.
In Emilia-Romagna il caso studio riguarda l’Area industriale Roveri nel comune di Bologna, e viene sviluppato in collaborazione con due partner locali: Confindustria Emilia ed ENEA promotori dell’iniziativa “Roveri Smart Village” già attiva da più di un anno.
Oltre ai partner stranieri hanno partecipato ai due giorni di lavoro organizzati da ERVET: Confindustria Emilia, ENEA, Università di Ferrara, TNO (partner olandese di un altro progetto internazionale sull’Area Roveri), ASTER, Lepida Spa, Climate Kic Italia, Liberex Srl. Il giorno 5 si è svolta una intera giornata di lavoro tra partner, esperti e testimonial, mentre il giorno 6 la delegazione ha potuto visitare l’Area Roveri, ed è stata ospitata da diverse imprese che hanno fornito buone pratiche e contributi molto interessanti al progetto: FIVE Srl che produce biciclette ed altri prodotti per la mobilità elettrica in uno stabilimento energeticamente autosufficiente, la FRI-Fashion Research Italy, che rappresenta un elemento di qualificazione di rilievo per l’area, la Kaeser Compressori, che rappresenta un caso studio molto interessante nell’ambito della meccatronica e dell’innovazione di prodotto, ed anche la palestra di arrampicata UP Urban Climbing che rappresenta un elemento di integrazione e diversificazione delle attività insediate.