Con il supporto tecnico di ERVET e con la condivisione e approvazione del Comitato tecnico scientifico, che affianca lo sviluppo del Piano Energetico Regionale (PER), si è chiuso il primo rapporto annuale di monitoraggio del PER. Il nuovo Piano Energetico Regionale, che fissa la strategia e gli obiettivi della Regione Emilia-Romagna per clima e energia fino al 2030, è stato approvato dall’Assemblea legislativa il giorno 1 marzo 2017. Il PER chiarisce le linee strategiche regionali in materia di rafforzamento dell’economia verde, di risparmio ed efficienza energetica, di sviluppo di energie rinnovabili, di interventi su trasporti, ricerca, innovazione e formazione. In particolare, il Piano fa propri gli obiettivi europei al 2020, 2030 e 2050 in materia di clima ed energia come driver di sviluppo dell’economia regionale. Diventano pertanto strategici per la Regione:
- la riduzione delle emissioni climalteranti del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990;
- l’incremento al 20% al 2020 e al 27% al 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego di fonti rinnovabili;
- l’incremento dell’efficienza energetica al 20% al 2020 e al 27% al 2030.
Con questo primo rapporto annuale di monitoraggio si dà conto delle politiche e delle misure realizzate in Emilia-Romagna che contribuiscono al raggiungimento di questi obiettivi, i quali, come più volte è stato detto, costituiscono una vera sfida per il sistema regionale, così come per tutte le economie europee.
In base alle analisi contenute nel rapporto di monitoraggio, rispetto agli obiettivi europei l’Emilia-Romagna si trova ad un ottimo livello per quanto riguarda i target sul risparmio energetico e le fonti rinnovabili, mentre per quello sulle emissioni di gas serra l’obiettivo al 2020 risulta più distante. Per quanto riguarda le iniziative e misure realizzate dalla Regione, in questo primo rapporto sono stati monitorati e quantificati interventi per un investimento pubblico di oltre 315 milioni di euro, che hanno prodotto risultati importanti in tutti i settori: imprese manifatturiere, commercio, pubblica amministrazione, trasporti, agricoltura, ricerca, formazione.
Il rapporto di monitoraggio costituisce un primo punto della situazione e sarà tenuto costantemente aggiornato, anche a supporto dell’Osservatorio Energia in capo ad ARPAE Emilia-Romagna.