Crescita significativa del commercio estero dell’Emilia-Romagna nei primi sei mesi del 2019. Le esportazioni regionali hanno superato i 33 miliardi di euro, a valori correnti, in crescita del 4,7% rispetto al primo semestre dello scorso anno. I dati ISTAT, analizzati da ART-ER nella nota trimestrale, confermano l’Emilia-Romagna come seconda regione a livello nazionale per valore dell’export (il 13,9% del totale italiano) e prima per saldo commerciale (14 miliardi di euro) e valore dell’export pro-capite (7.420 euro correnti per abitante).
Nei primi sei mesi del 2019 l’Emilia-Romagna ha esportato 33.037 milioni di euro di beni e servizi (a valori correnti), in crescita del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2018 (+1.494 milioni di euro), ben oltre il dato medio nazionale (+2,7%), del Nord Est (+1,5%) e delle principali regioni del Nord (Veneto +1,8%, Lombardia -0,2%, Piemonte -2,5%). Sorprende la performance del Centro Italia (+17,4%), trainata dal Lazio (+26,9%) e dalla Toscana (17,9%).
Nel medesimo periodo l’Emilia-Romagna ha importato beni e servizi per un valore pari a 19.054 milioni di euro (a valori correnti), in crescita del 4,8% rispetto allo stesso periodo del 2018. Con 13.984 milioni di euro (valori correnti), l’Emilia-Romagna si conferma prima regione italiana per saldo commerciale anche nel primo semestre 2019, seguita da Toscana (+7.645 milioni di euro), Veneto (+6.937 milioni di euro) e Piemonte (+6.703 milioni di euro).
I flussi commerciali confermano il primato regionale dell’export per residente, che nel primo semestre 2019 in Emilia-Romagna ha raggiunto il valore di 7.420 euro, a valori correnti, ben al di sopra sia del Veneto (con 6.555 euro per residente), sia della Lombardia (6.341 euro). Il valore medio a livello nazionale è pari a 3.931 euro per residente.
Per approfondire:
Nota di sintesi sul commercio estero dell’Emilia-Romagna nel I semestre 2019