In questo periodo di crisi economica l’ambiente diventa una leva per competere sul mercato. Il settore agroalimentare in Emilia-Romagna è quello che più di tutti raccoglie la sfida, offrendo il maggior contributo alla diffusione delle certificazioni ambientali, ottimo indicatore della spinta all’eco-innovazione delle imprese.
Mercoledì 5 giugno, nell’ambito di R2B a BolognaFiere, il workshop“ Innovazione e sostenibilità nell’agroalimentare” farà il punto proprio su questo tema (dalle ore 16, pad 33 e 34). L’iniziativa è promossa dal progetto europeo PACMAn, finanziato dal programma MED e coordinato da ERVET, l’agenzia di sviluppo territoriale della Regione Emilia-Romagna. Verranno presentate azioni per condividere conoscenze e strumenti tra gli attori della filiera, approfondendo l’innovazione ambientale di prodotto e di processo con sperimentazioni applicate a scala di distretto. La descrizione di strumenti di qualificazione ambientale, con presentazione di casi di studio, aiuterà a comprendere meglio il quadro degli interventi proposti.
Il settore alimentare rappresenta, infatti, il primo comparto produttivo in Emilia-Romagna per certificazioni EMAS – volte a valutare e migliorare le prestazioni ambientali – con 72 registrazioni che rappresentano il 37% del totale regionale. Anche lecertificazioni ISO 14001 – per un efficace sistema di gestione ambientale – sono significative in questo settore, che con158 organizzazioni certificate copre l’8% del totale regionale. Per quando riguarda il marchio EDP – che consente di quantificare e confrontare i potenziali impatti ambientali di diversi prodotti/servizi lungo tutto il loro ciclo di vita – sono 37 le categorie di prodotti alimentari in Emilia Romagna che hanno ottenuto la licenza e rappresentano ben l’80% di tutte quelle in regione. (I dati sono pubblicati nell’edizione semestrale della Newsletter regionale “La diffusione degli strumenti per la gestione della sostenibilità in Emilia-Romagna” a cura di ERVET).
L’innovazione nell’agro-food è una tematica sentita nell’intera area del Mediterraneo, dove il settore deve affrontare le sfide globali legate all’internazionalizzazione e alla sostenibilità. Networking, innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione sono proprio le parole chiave del progetto europeo PACMAn, che coinvolge 10 partner da 6 diversi paesi (Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Grecia, Cipro) e si concluderà a settembre 2013. Il progetto è volto a sostenere le imprese insieme alle istituzioni e gli enti pubblici che le affiancano, aumentandone la consapevolezza dei punti di forza e delle criticità del sistema agroalimentare e rafforzando le attività di rete tra attori interni ed esterni alla filiera.